Federnoleggio chiede intervento del Governo su NCC

“Dopo la mancata modifica alla Camera dell’art. 85 del Codice della Strada che avrebbe dovuto mettere fine ad una palese persecuzione nei confronti delle imprese NCC, è stata anche annullata la riunione al MIT del tavolo con le associazioni di categoria per l’esame e la discussione delle bozze dei decreti attuativi della legge di settore”. A lanciare l’allarme è Federnoleggio che, a pochi mesi dall’inizio del Giubileo e a ridosso della stagione turistica che partirà in concomitanza con la Pasqua, attende dal Governo Meloni un segnale rassicurante a salvaguardia della sopravvivenza delle aziende e a tutela del lavoro e del futuro di migliaia di lavoratori nel settore.

“La mancanza di taxi e il contingentamento delle autorizzazioni NCC – si legge in una nota – vengono percepite dal cittadino e dal turista come un chiaro sintomo di inefficienza amministrativa e di tutela dell’interesse di pochi (taxi) a danno dei molti (cittadini e turisti). E non regge la scusa che è colpa dei comuni e delle regioni perché il problema vero risiede in una legge obsoleta che non riesce più a regolare il trasporto pubblico non di linea e impedisce agli autoservizi di essere funzionali ossia integrare e supportare il trasporto di linea a discapito dell’utenza.

Federnoleggio e le altre sigle di rappresentanza NCC chiedono l’abrogazione della sanzione accessoria del fermo del veicolo previsto dall’art. 85 comma 4 e comma 4 bis per chi è in possesso di regolare autorizzazione NCC, una ‘norma in bianco’ che consente all’agente accertatore, di fatto, di bloccare un’attività economica da due a otto mesi, caso unico in Italia, anche per piccole infrazioni.

Tra le bozze dei decreti ricevute dal MIT, quello che desta maggiore preoccupazione è quelli relativo al Foglio di Servizio Elettronico. Le associazioni di rappresentanza NCC sono concordi nel ritenere che tale bozza di decreto contenga elementi incomprensibili e inapplicabili, un aggravio burocratico che impatterà negativamente sull’operatività del servizio di NCC con ripercussioni pesantissime sull’erogazione di servizi specialmente di quelli destinati ai turisti e ai pellegrini. Il rischio per la privacy degli utenti (imprenditori, artisti, politici, amministratori pubblici e privati, ecc.) è minata dalla raccolta di dati per futuri dossieraggi”.

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