Federterme si avvia a chiedere stato crisi del settore

E domani si valuterà la richiesta di apertura di un tavolo governativo

Federterme si prepara a chiedere lo stato di crisi per il settore. La decisione avverrà nel corso del Consiglio Direttivo dell’associazione, convocato d’urgenza per domani, giovedì 4 giugno, nel quale si valuterà la richiesta di apertura di un tavolo governativo sullo stato di crisi – anche occupazionale – del settore, qualora non si riesca ad arrivare alla firma di rinnovo dell’accordo nazionale sull’erogazione delle prestazioni termali per il 2008-2009 in occasione della seduta della Conferenza Stato Regioni del 10 e 11 giugno. In un telegramma inviato al ministro del Welfare Maurizio Sacconi, al presidente della Conferenza Stato Regioni Vasco Errani e al coordinatore degli assessori regionali alla Sanità Enrico Rossi, il presidente Costanzo Jannotti Pecci esprime “preoccupazione per la nuova fase di stallo della trattativa per il rinnovo delle tariffe che il Servizio Sanitario Nazionale riconosce per le cure termali erogate con oneri a suo carico, scadute fin dal 31 dicembre 2005. Ritengo inspiegabile e intollerabile – aggiunge – che una mancata intesa tra le parti istituzionali coinvolte sul riparto degli oneri da sostenere, per un insieme di veti incrociati tra amministrazioni, possa penalizzare le imprese del settore, in presenza di un accordo raggiunto con Federterme su proposte formulate proprio da parte pubblica”.
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