Federturismo e Piccola Industria puntano su turismo e cultura per rilanciare competitività

“Federturismo Confindustria e Piccola Industria hanno firmato un protocollo d’intesa per avviare un percorso di collaborazione volto a promuovere progetti di valorizzazione culturale e territoriale integrata”.    

L’accordo prevede la realizzazione di progetti condivisi in grado di dare valore al grande patrimonio culturale italiano, materiale e immateriale; sviluppare sinergie di filiera per supportare la nascita di prodotti culturali e turistici nuovi e innovativi in grado di aumentare la competitività delle destinazioni e delle imprese che vi operano, coordinare le reciproche azioni nei confronti del Governo al fine di rafforzare la sinergia tra la filiera turistica e quella culturale e avvicinare sempre di più cittadini e turisti ad un patrimonio diffuso ancora in gran parte inesplorato. 

“È un accordo che – commenta Alberto Baban, presidente Piccola Industria di Confindustria – sottolinea il legame inscindibile tra le imprese manifatturiere e la filiera turistico-culturale. Un legame che pone in questa intesa i presupposti di una crescita condivisa”.
Per Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo Confindustria, “ha inizio una collaborazione che contribuirà al rilancio culturale della destinazione Italia e dell’economia che ruota intorno all’esperienza dei territori”.

“Cultura e turismo possono realmente essere un binomio vincente non solo per far uscire il Paese dalle secche della crisi, ma anche per ricondurlo su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura”. Ha aggiunto Dorina Bianchi, sottosegretario al Mibact con delega al turismo, commentando il protocollo d’intesa.    

“Il nostro Paese – ha aggiunto Bianchi – è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: 3.609 musei; quasi 5.000 siti culturali tra monumenti, musei e aree archeologiche; 46.025 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 49 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali, tradizioni che animano i territori. Questa eredità rappresenta non solo il nostro passato e il presente, ma anche il futuro del Paese, una risorsa da tutelare e valorizzare, che ci rende unici nel panorama internazionale. Quello turistico – ha concluso – è già oggi un settore chiave della nostra economia, che rappresenta da solo il 10% del Pil mentre quello culturale e creativo, invece, produce circa il 5% del Pil e occupa 1,5 milioni di persone”. 

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