Federturismo: ecco quali sono le principali novità dei nuovi voucher

Così come ci aveva anticipato Giuseppe Cassarà, vicepresidente nazionale Federturismo, il 26 luglio scorso, i voucher nel settore del turismo sono diventati una realtà. Uno strumento su cui Federturismo ha puntato, sollecitando il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio affinché venisse esteso anche al settore del turismo.

Federturismo nazionale ha diffuso una comunicazione mirata alle categorie interessate per spiegare le principali novità previste dalla legge di conversione del decreto Dignità per le imprese turistiche. In particolare, i nuovi voucher non possono essere utilizzati da soggetti che abbiano alle proprie dipendenze più di cinque dipendenti a tempo indeterminato. Per le imprese turistiche tale limite è elevato dalla legge di conversione del D.L. Dignità ad otto dipendenti a tempo indeterminato.

Come visto, le imprese devono comunicare prima dell’avvio della prestazione occasionale, l’oggetto, la data e l’ ora di inizio e di termine della prestazione di lavoro.

Le aziende alberghiere e ricettive che operano nel turismo, invece, potranno limitarsi a comunicare la data di inizio della prestazione di lavoro e il monte orario complessivo presunto con riferimento a un arco temporale non superiore a dieci giorni 10.

Un’altra novità è rappresentata dalla possibilità, per attivare PrestO, offerta all’utilizzatore di provvedere ai versamenti delle somme utilizzabili per compensare le prestazioni anche tramite un intermediario di cui alla legge n.12/1979, ferma restando la responsabilità dell’utilizzatore stesso, e operando comunque tramite la piattaforma informatica INPS.

Infine si segnala che in data 21 agosto 2018 l’INPS ha comunicato nel proprio portale che sono in corso gli interventi di adeguamento della piattaforma informatica delle prestazioni occasionali per recepire le novità introdotte dalla legge di conversione del Decreto Dignità.

Nei prossimi giorni pubblicheremo un approfondimento anche sull’indennità di licenziamento e sul Dl Dignità che fanno parte dello stesso provvedimento ministeriale.

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