Fiba Confesercenti: Rustignoli è il nuovo presidente, succede a Lardinelli

Maurizio Rustignoli, ravennate, 47enne, è stato eletto all’unanimità presidente nazionale di FIBA, la Federazione delle imprese balneari Confesercenti, dall’assemblea dei soci riuniti a Roma. Titolare di stabilimenti balneari a Punta Marina Terme, ricopre già la carica di presidente di Fiba Emilia Romagna dal 20 novembre del 2014 e succede nell’incarico nazionale a Vincenzo Lardinelli che, raggiunto il limite massimo di due mandati consecutivi, lascia dopo una lunga e significativa presidenza che ha portato l’Associazione ad essere uno dei riferimenti primari del settore delle imprese balneari.

“Sono fiero di essere alla guida di una Federazione sindacale che ha saputo lavorare con impegno, forza e costanza, soprattutto in questi anni di crisi – dice Rustignoli -. L’obiettivo è affrontare, con grande compattezza, tutte le sfide e le criticità che riguardano il nostro comparto, dalla Bolkestein, all’erosione della costa e la tutela del territorio, alla fiscalità, nel segno della continuità con l’attività svolta dalla associazione fino ad oggi. Un peso ed un ruolo, quello della nostra rappresentanza, che bisogna preservare e rafforzare a tutela delle nostre imprese. Occorre, infine, un grande sforzo unitario, per presentare un ‘manifesto’ della rappresentanza dei balneari alla politica”.

L’assemblea è stata anche l’occasione per approfondire, insieme alla politica, le criticità che il settore balneare, comparto chiave del nostro turismo e della nostra economia, si trova ancora ad affrontare a partire dall’incertezza creata dalla direttiva Bolkestein. Al dibattito hanno partecipato gli onorevoli Riccardo Zucconi, della Commissione Attività produttive, Umberto Buratti della Commissione Ambiente e Territorio e il senatore Massimo Mallegni, responsabile turismo Forza Italia, che hanno fatto un bilancio di quanto la politica può fare per sostenere meglio e con più forza il settore balneare.

“Il nostro appello al Ministro Gian Marco Centinaio è di creare un percorso virtuoso che permetta l’uscita dalla direttiva europea per le imprese balneari italiane – spiega Mallegni – serve un’azione corale, rapida ed incisiva a tutela di questo settore”.

Per l’onorevole Buratti “occorre una risposta del Governo, bisogna ridare certezza alle nostre imprese turistiche sulle quali pesa la scure della Bolkestein, che blocca gli investimenti ed il rilancio di oltre 30mila imprese balneari”.

“Bisogna porre fine ad una annosa questione, quella della Bolkestein, che sta minando il nostro turismo e ridare un futuro alle imprese balneari – conclude Zucconi – Per questo abbiamo presentato un progetto di legge per estendere la durata delle concessioni demaniali in essere di 75 anni”.

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