In un mondo ormai anglofono, l’italiano sta diventando la lingua ufficiale del cibo. Parte da questa considerazione il ragionamento del presidente della Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, durante l’assemblea annuale. “Sul turismo scorgiamo buoni segnali di ripresa – ha sottolineato Stoppani – ma non c’è ancora quel cambio di passo utile a compiere il salto di qualità verso una duplice direzione: considerare il turismo come risorsa strategica del paese e cambiare prospettiva verso un turismo inteso come integrazione di più servizi”. Secondo il presidente “bisogna guardare con maggiore attenzione a tutte le componenti del turismo e noi crediamo che la ristorazione abbia tutte le carte in regola per meritare questa attenzione”. Dalle parole di Stoppani si evince, inoltre, come l’associazione che rappresenta si aspetta che il sito Italia.it sappia valorizzare l’eno-gastronomia e la ristorazione italiana, in particolare quella di qualità e maggiormente legata al territorio e alla tradizione. “Penso – ha aggiunto – alla certificazione del ristorante tipico, un modello di intervento che dovrebbe essere esteso all’intera penisola, alla realizzazione di un marchio per il bar italiano, un formato unico al mondo di cui dovremmo andare fieri e allo sfruttamento di quel giacimento – ha concluso – che è la ristorazione italiana nel mondo”.