Imposta soggiorno, urgono chiarimenti su invio Modello 21

A poche ore dal 31 gennaio, data di scadenza per l’invio del Modello 21, regna il caos tra i gestori delle strutture ricettive situate nei Comuni dove vige l’Imposta di Soggiorno.

“Abbiamo ritenuto opportuno inviare una comunicazione al MEF affinché si metta un punto fermo riguardo l’invio del Modello 21 entro il termine del 31 gennaio – sottolinea il presidente F.A.R.E. Delia di Maio – in quanto, negli ultimi giorni, alcuni Comuni stanno dando informazioni non corrette ai loro gestori. Ci sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei nostri Soci relative alle comunicazioni ricevute dalle loro amministrazioni locali e tutte con lo stesso filo conduttore: in quanto agenti contabili i gestori sono tenuti all’invio del Modello 21 entro i termini stabiliti”.

“I gestori che riscuotono l’Imposta di Soggiorno non sono più da ritenersi agenti contabili come previsto dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) convertito con Legge 77/2020, ed entrato in vigore il 19 maggio 2020, che all’articolo 180 muta la classificazione giuridica dei gestori delle strutture ricettive, agriturismi e locazioni turistiche – si legge in una nota della Federazione – Dal 19 maggio 2020 non sono più classificati come “agenti contabili”, bensì riconosciuti come “responsabili del pagamento della imposta di soggiorno” con diritto di rivalsa sui soggetti passivi; venendo a mancare la qualifica di agente contabile tecnicamente non dovrebbe essere più necessario presentare il Modello 21 ma questo, a quanto pare, non è stato considerato da quei Comuni che a tutt’oggi scrivono esattamente il contrario”.

“Non bastano i Decreti e le conversioni in Legge: ad oggi questi Comuni ritengono di non aver ricevuto nessun documento ufficiale – continua il presidente – e questo ci lascia alquanto basiti in quanto sempre l’art.180 indica chiaramente che la dichiarazione annuale e cumulativa va presentata all’Agenzie delle Entrate entro il 30 giugno esclusivamente su piattaforma telematica. Ci auguriamo che il ministero risponda alla nostra richiesta di chiarimenti in tempi brevissimi data la scadenza ravvicinata. Appena abbiamo ricevuto le prime segnalazioni ci siamo subito attivati a sostegno di tutti quei gestori che ad oggi si vedono costretti ad adempiere ad un inutile doppio invio, quello di gennaio e quello di giugno”.

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