Taglio dei servizi, meno qualità, treni vecchi e, nonostante questo, aumento dei biglietti. L'Italia è indietro sui trasporti ferroviari regionali, tanto che Legambiente nel nuovo rapporto 'Pendolaria' 2013 parla di "crisi", di "situazione sempre più grave", specie negli "ultimi tre anni" ritenuti "il periodo più nero per i trasporti ferroviari locali e per i pendolari".
Secondo il report di Legambiente l'Italia del trasporto su rotaie è spaccata in due, "tra i successi dei Frecciarossa e la crisi dei treni regionali": l'offerta è aumentata del 395% nei collegamenti tra Roma e Milano dal 2007 al 2013, mentre per i treni a lunga percorrenza (principalmente Intercity) tra il 2010 e il 2012 si sono ridotti di oltre il 24%.
Eppure, l'associazione lancia un obiettivo per ripartire: aumentare di 2 milioni in 6 anni il numero dei viaggiatori, passando dai quasi 3 milioni attuali a 5 milioni di persone nel 2020.
Tra le proposte, ci sono gli incentivi per l'abbonamento, con la detrazione del 20%. Una misura che trova il favore del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis. "Credo che il 2014 debba essere l'anno del rilancio e della rimessa a sistema del trasporto ferroviario regionale", osserva D'Angelis. Poi, rassicura sul fatto che il settore del trasporto pubblico locale "non sarà più oggetto di spending review, e la quota di 4,9 miliardi non sarà più toccata". D'Angelis conclude chiedendo a Fs di compiere un "miracolo", e come è successo per l'Alta velocità, "uscire dall'emergenza e riportare il servizio in serie 'A'".