Le compagnie crocieristiche hanno investito oltre 23,5 miliardi di dollari, di cui 1,5 negli ultimi 12 mesi, in navi con nuove tecnologie e carburanti più puliti, maggiormente efficienti e con meno emissioni. E quanto emerge dal rapporto Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices realizzato dalla Clia in collaborazione con Oxford Economics.
Le navi da crociera rappresentano meno dell’1% della flotta marittima mondiale, ma sono all’avanguardia nell’adozione di tecnologie successivamente utilizzate dall’intero settore dello shipping. Tra l’altro, le compagnie CLIA sono state le prime a impegnarsi ufficialmente per ridurre, entro il 2030, le emissioni di Co2 del 40% rispetto ai livelli del 2008.
“Abbiamo ovviamente lavorato per affrontare e superare la pandemia, ma le compagnie non hanno mai abbandonato il loro impegno ambientale. Con oltre 23 miliardi di dollari investiti in navi con nuove tecnologie e carburanti più puliti, sistemi di depurazione dei gas di scarico e alimentazione a gas naturale liquefatto (GNL), posso solo immaginare cosa riusciremo a fare insieme nei prossimi dieci anni”, ha dichiarato Kelly Craighead, presidente e CEO di CLIA.
Tra i risultati più importanti che emergono dal report:
GNL – Il 49% delle nuove navi in costruzione avrà come combustile primario il GNL (Gas Naturale Liquefatto), che ha emissioni di zolfo pari quasi a zero. Rispetto al 2018, l’aumento complessivo di navi alimentate a GNL è raddoppiato (+51%).
Sistemi di depurazione dei gas di scarico (EGCS) – Oltre il 69% della flotta utilizza sistemi di depurazione dei gas di scarico, allo scopo di soddisfare e superare i requisiti IMO sulle emissioni aree. (+25% rispetto al 2018). Inoltre, il 96% delle nuove costruzioni non a GNL avrà installati questi sistemi EGCS, con un aumento del 21% rispetto al 2019.
Sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue – il 99% delle nuove navi ordinate saranno dotate di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue (portando la capacità globale al 78,5%). Attualmente il 70% della capacità della flotta CLIA è servita da questo sistemi di trattamento delle acque reflue (+5% rispetto al 2019).
Alimentazione da terra – Sempre più navi sono equipaggiate con tecnologie che consentono l’elettrificazione a terra, un’innovazione che consente di spegnere i motori durante l’ancoraggio. Il 32% della attuale flotta (+13% dal 2019) ha installati sistemi per operare con elettricità da terra nei 14 porti del mondo in cui esiste questa possibilità. Il 75% delle prossime navi sarà inoltre dotato di questa tecnologia.
Questi progressi confermano la visione della Clia, che è quella di bilanciare la crescita e lo sviluppo con la salvaguardia dell’ambiente.
“Le compagnie lavorano ogni giorno per aumentare i loro sforzi per un turismo responsabile. Inoltre, sono consapevoli che maggiori investimenti in ricerca servono a identificare e produrre nuovi carburanti e sistemi di propulsione – sostiene Adam Goldstein, presidente di CLIA Global – Per questo CLIA, insieme ad altri partner del settore, ha proposto di istituire e finanziare con 5 miliardi di dollari un Consiglio di Ricerca e Sviluppo per sviluppare nuove tecnologie pulite e raggiungere così gli obiettivi fissati dall’IMO”.
“L’entità degli investimenti necessari per lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni di carbonio da parte del settore è immensa – spiega Ukko Metsola, DG di Clia Europe – Il rapporto Clia dimostra che le compagnie proseguono nel loro impegno per l’innovazione, in particolare a livello europeo. L’Unione europea ha infatti l’obiettivo di trasformare la sfida del cambiamento climatico in una opportunità economica attraverso una crescita “verde” e sostenibile e l’industria crocieristica lavora per essere un partner costruttivo in tal senso, con impegno preciso a implementare nel percorso già intrapreso da tempo, che è quello di arrivare a zero emissioni”.