"La riapertura del Tibet come destinazione turistica ci fa piacere, ma ci auguriamo che i diritti umani, in quel Paese, vengano rispettati". A sostenerlo è il presidente di Astoi, l’associazione che riunisce i maggiori tour operator, Giuseppe Boscoscuro. "Questa notizia ci fa piacere – spiega – ma è pur vero che il Tibet è una destinazione di nicchia, è lontana, costosa, difficile e quindi ‘produce’ numeri modesti". In media ogni anno meno di 10 mila italiani visitano il Tibet.