Istituire il registro nazionale delle associazioni Pro Loco presso il ministero della Solidarietà sociale. E’ questo il contenuto della proposta di legge presentata alla Camera per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione delle associazioni di pro loco sparse in circa seimila comuni italiani. L’iscrizione al registro costituisce condizione necessarie – si legge tra l’altro nel testo – per l’ottenimento di contributi pubblici di qualsiasi natura. L’idea della proposta di legge è emersa nel corso di un convegno, durante il quale si è anche parlato di arrivare ad un protocollo d’intesa tra il ministero dei Beni culturali e l’Unione delle pro loco d’Italia per la classificazione dei beni immateriali, nell’ambito degli impegni dell’Italia con l’Unesco e con il Consiglio d’Europa. Infine, accolto con grande favore l’impegno che il direttore del Dipartimento per il turismo, Angelo Balducci, si è assunto di coinvolgere l’Unione Nazionale delle Pro Loco nell’Osservatorio Nazionale per il Turismo. “Il successo del convegno – ha commentato il presidente dell’Osservatorio, Pierluigi Mantini, promotore dell’iniziativa – è il segno della trasformazione dell’Italia verso l’economia e la società del ‘glocale’, che è uno dei motori più forti dello sviluppo e della competizione sulla qualità”.