Riapertura Linate, per Onlit c’è poco da festeggiare

“Non c’è molto da festeggiare. La Sea ha rifatto la pista di 2,3 km in 3 mesi mentre a Bergamo la pista, lunga 400 m in più è stata rifatta in 3 settimane”. E’ quanto sostiene Dario Balotta presidente Onlit – Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti e Infrastrutture.

“Due mesi in più di sacrifici e di perdita di benessere per migliaia di passeggeri – ha aggiunto – per raggiungere la più lontana e mal collegata Malpensa. I Finger (passerelle d’imbarco) sono passati da 5 a 3 il che farà crescere l’uso dei bus interpista a Linate. La crescita del traffico di Malpensa, grazie al trasferimento dei voli del Forlanini, ha dimostrato che Malpensa da 20 anni è nettamente sottoutilizzata. E lo sarà in futuro grazie alle alte tariffe aeroportuali e all’inefficenza dei servizi. Con a bordo soli 64 passeggeri è atterrato a Linate, proveniente da Fiumicino, il primo volo dopo la conclusione dei lavori di rifacimento della pista. Si tratta di un Airbus 230 Alitalia, aereo che può trasportare fino a 200 passeggeri. Nessuna compagnia (economicamente sana) avrebbe voluto pregiarsi dell’onore di inaugurare la nuova pista di Linate a queste condizioni. Le rotte domestiche sono diseconomiche ma continuano ad essere operate. Si è giudicato un successo la riapertura della linea Linate-Pescara che andrebbe operata da una compagnia low cost. Alitalia perde un milione di euro al giorno ma continua a permettersi enormi sprechi con rotte a breve raggio e con pochi passeggeri. Il nuovo prestito contenuto nel decreto fiscale – ha concluso Balotta – è stato maggiorato da 350 a 400 milioni di euro. Con la nuova erogazione pubblica cresce così a 1,3 miliardi l’intervento statale a favore dell’amministrazione straordinaria. Alitalia è sempre fuori mercato e priva di prospettive di rilancio”.

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