L’emergenza rifiuti rischia di compromettere il turismo pasquale non solo in Campania ma in tutto il Paese. Così se per marzo e aprile, in alcune zone della regione, il calo nelle prenotazioni è pari al 20-25%, come ammette il presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino, per il presidente di Unionturismo, Gianfranco Fisanotti, i danni causati dal problema campano hanno percentuali più alte di quelle di Federalberghi: "le prenotazioni in meno sono del 27% in d’Italia – sostiene Fisanotti – mentre in Campania raggiungono il 50-60%. A salvarsi sono solo le grandi città, dove il turismo non può mai mancare". E ad approfittare della situazioni di crisi sono i principali competitori dell’Italia. "C’è una concorrenza spietata e talvolta sleale – sostiene Fisanotti – da parte dei nostri competitori turistici, anche i più vicini, dalla Croazia alla Francia, all’Irlanda". “Mai come in questi giorni – si sfoga il numero uno di Unionturismo – avremmo avuto bisogno di un ministero per il Turismo per venire incontro in modo organico e tempestivo alle richieste e alle aspettative di migliaia di operatori turistici dell’area campana che hanno visto ridurre, paurosamente, le prenotazioni alberghiere della settimana di Pasqua". Intanto è stato convocato per venerdì 22 febbraio il Consiglio nazionale dell’Unionturismo a Milano. Nel documento preparatorio, si sottolinea che "oltre 30 mila operatori turistici di Napoli e provincia sono stati mortificati e danneggiati" e si chiede con forza al Governo di "accompagnare Napoli e la Campania verso un rapido e duraturo riscatto ambientale". Si chiede, tra l’altro, la fiscalizzazione degli oneri sociali in favore degli albergatori nonché degli operatori turistici, uno sforzo economico e investimenti per riposizionale l’immagine di Napoli e della Campania nel mondo.