Rifiuti, Pasqua compromessa non solo in Campania

Allarme Unionturismo che ha convocato Consiglio nazionale il 22 febbraio

L’emergenza rifiuti rischia di compromettere il turismo pasquale non solo in Campania ma in tutto il Paese. Così se per marzo e aprile, in alcune zone della regione, il calo nelle prenotazioni è pari al 20-25%, come ammette il presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino, per il presidente di Unionturismo, Gianfranco Fisanotti, i danni causati dal problema campano hanno percentuali più alte di quelle di Federalberghi: "le prenotazioni in meno sono del 27% in d’Italia – sostiene Fisanotti – mentre in Campania raggiungono il 50-60%. A salvarsi sono solo le grandi città, dove il turismo non può mai mancare". E ad approfittare della situazioni di crisi sono i principali competitori dell’Italia. "C’è una concorrenza spietata e talvolta sleale – sostiene Fisanotti – da parte dei nostri competitori turistici, anche i più vicini, dalla Croazia alla Francia, all’Irlanda". “Mai come in questi giorni – si sfoga il numero uno di Unionturismo – avremmo avuto bisogno di un ministero per il Turismo per venire incontro in modo organico e tempestivo alle richieste e alle aspettative di migliaia di operatori turistici dell’area campana che hanno visto ridurre, paurosamente, le prenotazioni alberghiere della settimana di Pasqua". Intanto è stato convocato per venerdì 22 febbraio il Consiglio nazionale dell’Unionturismo a Milano. Nel documento preparatorio, si sottolinea che "oltre 30 mila operatori turistici di Napoli e provincia sono stati mortificati e danneggiati" e si chiede con forza al Governo di "accompagnare Napoli e la Campania verso un rapido e duraturo riscatto ambientale". Si chiede, tra l’altro, la fiscalizzazione degli oneri sociali in favore degli albergatori nonché degli operatori turistici, uno sforzo economico e investimenti per riposizionale l’immagine di Napoli e della Campania nel mondo.
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