“Sappiamo bene che i nostri servizi alla balneazione sono tra i più cari di Europa ma quale altro paese dell’Ue sconta sul mare un’iva al 20%?” La provocazione arriva da Renato Papagni, il presidente di Assobalneari Italia, l’associazione che riunisce gli imprenditori balneari aderenti al sistema Federturismo-Confindustria. “La Spagna – osserva Papagni – sta al 5%, ben 15 punti percentuali in meno che permettono ai concessionari demaniali spagnoli di praticare prezzi nettamente inferiori ai nostri. Questo è il motivo – continua Papagni – per cui stiamo chiedendo al nuovo governo una completa rivisitazione del sistema “mare” con particolare attenzione alla questione iva. La nostra strategia è quella di puntare ad un progressivo ridimensionamento dell’aliquota, che potrebbe finalmente permetterci di allinearci con i Paesi europei sulle aliquote richiamate in precedenza e sulle tariffe finali offerte all’utenza, modernizzare il sistema delle imprese nel suo complesso e, infine, poter ricalibrare gli studi di settore. Solo così possiamo pensare di riacquistare competitività sul Mediterraneo”.