Il turismo ‘silver’ italiano vive un momento d’oro: nel 2018 le presenze di turisti over 65 nel nostro Paese hanno raggiunto quota 77 milioni. Numeri elevati – in Portogallo, meta tradizionalmente associata ad un turismo meno giovane, le presenze totali di turisti di tutte le età superano di poco i 72 milioni – che fanno dell’Italia una delle destinazioni più gettonate dai silver tourist d’Europa. A dare le stime Fipac – Federazione italiana pensionati attività commerciali di Confesercenti.
Il turista over 65 è in genere una persona attiva, alla ricerca di esperienze interessanti. Viaggiatori propensi a un turismo più lento (treni antichi, cammini, ecc.), ma anche a vacanze più lunghe, incentrate sulla scoperta del patrimonio culturale (borghi e città d’arte) e dei prodotti tipici, sul relax e sul benessere fisico. Il tutto senza un’esagerata attenzione alla spesa. Intercettare questo turismo può inoltre aiutare l’allungamento della stagionalità dei territori turistici, visto che gli over 65 possono viaggiare da aprile e o ottobre, ed hanno una spiccata propensione a fare organizzare la propria vacanza dalle adv.
Da queste evidenze la Fipac ha scelto di sostenere un progetto sul ‘silver tourism’, che si propone di analizzare e far conoscere questo fenomeno emergente, promuovere il riconoscimento dell’anziano come protagonista attivo dell’economia turistica e migliorare la qualità dei servizi rivolti al turista anziano. Il progetto prevede una serie di visite culturali ed enogastronomiche in alcune regioni italiane, una indagine sui consumi culturali ed enogastronomici degli anziani in ambito turistico e il loro contributo crescente allo sviluppo del comparto nei prossimi anni, con un convegno nazionale con istituzioni e operatori del settore per la presentazione dei dati e delle proposte.
L’iniziativa è stata lanciata a Senigallia durante il seminario ‘Dal turismo sociale al Silver Tourism’, alla presenza di Sergio Ferrari, presidente nazionale della Fipac; Claudio Albonetti, presidente di Assohotel e Vittorio Ferla, giornalista de Linkiesta e responsabile di GnamGlam, associazione per la promozione della cultura enogastronomica.
“Il ‘silver tourism’ rappresenta un fenomeno di rilievo anche per l’economia – dice Sergio Ferrari – E l’Italia, con tutte le sue potenzialità turistiche e nello specifico, i borghi, le aree termali, le città d’arte e l’enogastronomia ha le potenzialità per candidarsi come sede di riferimento per l’Europa”.
“Oggi registriamo un turismo di giovani pensionati che cercano evasione e un livello qualitativo dei servizi più evoluto. Ma anche di anziani soli che, grazie alla vacanza, possono condividere il loro tempo con altri -aggiunge Claudio Albonetti – La vacanza diventa un bene necessario. Per questo bisogna che le istituzioni diano un contributo per aiutare i meno abbienti. Dopo l’estate rilanceremo il progetto dei buoni-vacanza per tre ottimi motivi: aiuta chi non può andare in vacanza; destagionalizza il mercato; favorisce in alcuni territori l’affermazione di una vocazione turistica. In sostanza, il silver tourism rappresenta un fenomeno di rilievo anche per l’economia”.