Contro “l’aumento esagerato dei canoni demaniali piovuto su oltre 12.000 imprenditori senza alcuna concertazione” sono arrivati al Tar circa 250 ricorsi. Il dato è contenuto nel documento che sarà dibattuto dal Consiglio nazionale di UnionTurismo, l’associazione nazionale delle Aziende e degli Enti pubblici e privati di promozione e di accoglienza turistica, convocato a Milano il 22 febbraio in occasione della Bit.
“Tutto il sistema balneare – ha commentato il presidente di UnionTurismo, Gianfranco Fisanotti, nell’illustrare il documento approvato dall’Ufficio di presidenza riunito a Gressoney Saint Jean – è in allarme anche perché alcuni aumenti hanno superato il 1000%. Tra l’altro – ha aggiunto – occorre aggiornare il Codice della Navigazione che è fermo al 1942: il turismo balneare deve poter coinvolgere Governo, Regioni, Comuni ed Imprese per dare vita ad una realistica disciplina del demanio turistico che tenga conto dei consumatori finali che rischiano nuovi aumenti per i servizi sulle spiagge”.
