Vende i biglietti e incassa i soldi, poi annulla il volo cancellato a causa della chiusura dell’aeroporto di Linate, ma invece di rimborsare i passeggeri impone i voucher. È il comportamento seguito da Alitalia, per il quale l’associazione Codici ha deciso di presentare una denuncia alla Procura ed una segnalazione ad Agcm ed Enac affinché si faccia chiarezza su una pratica che appare a dir poco scorretta.
“Il comportamento di Alitalia è gravissimo – dice Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – sta facendo cassa ai danni dei consumatori. Linate è chiuso, non è chiaro quando riaprirà, ciò nonostante la compagnia vende biglietti come se niente fosse. Non solo. Nega anche il diritto al rimborso, ribadito recentemente dalla Commissione Europea, ed impone il voucher. Abbiamo chiesto a Procura, Antitrust ed Enac di fare chiarezza su quanto sta avvenendo e riteniamo che anche il Governo debba intervenire, perché non è possibile finanziare con soldi pubblici un’azienda che poi agisce in questo modo nei confronti dei passeggeri. È scandaloso”.
Quello di Linate è solo l’ultimo caso che dimostra il comportamento scorretto di Alitalia. “Tanti passeggeri – afferma Giacomelli – non riescono a mettersi in contatto con la compagnia per ottenere il rimborso del volo cancellato. Quando si chiama il call center, anche il numero a pagamento, o non risponde nessuno o dopo poco cade la linea. Non è possibile. Bisogna garantire l’assistenza ai consumatori, soprattutto in un momento del genere ed è per questo che abbiamo inviato una segnalazione all’Antitrust, affinché verifichi quanto sta accadendo”.
L’associazione Codici è impegnata a tutelare i consumatori che hanno problemi con il rimborso del volo. Per richiedere assistenza: segreteria.sportello@codici.org.