Ad aprile in arrivo contributi anti-covid anche per adv, TO e strutture ricettive

Il Mibact rilancia l’iniziativa “Cultura Crea” rivolta alle imprese turistico-culturali del Mezzogiorno, promossa nell’ambito del PON “Cultura e Sviluppo” e gestita da Invitalia. I bonus potranno quindi essere richiesti dalle microimprese, piccole imprese e medie imprese, ma anche dai soggetti del terzo settore che operano in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Lunedì 19 aprile 2021 sarà operativo Cultura Crea Plus. Si tratta di un contributo a fondo perduto che copre al 100% un investimento fino a un tetto massimo di 25.000 euro per sostenere le imprese e i soggetti del terzo settore colpiti dall’emergenza Covid e attivi nel settore culturale e nel sistema dell’intermediazione turistica, quindi ancher agenzie di viaggio e tour operator. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 238 del 29 marzo 2021.

Il bando ha lo scopo di dare una mano dal punto di vista economico alle imprese che hanno avuto dei problemi a causa della crisi scatenata dall’emergenza Covid nel nostro Paese. Le aziende devono essere iscritte al registro delle imprese ed essere costituite come società. Invitalia ha specificato quali sono i codici ATECO delle aziende che possono presentare la domanda. Il bonus Cultura Crea Plus è utilizzabile per coprire le spese di materie prime, utenze, canoni di locazioni, prestazioni di servizi e consulenze professionali. L’agevolazione è sfruttabile anche per coprire costi del lavoro e spese per garanzie bancarie.

 

Il 26 aprile 2021 partirà invece Cultura Crea 2.0, la nuova versione di Cultura Crea destinata alle iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale e turistica. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 237 del 29 marzo 2021.

Le aziende che lavorano nel mondo della cultura hanno diritto ad un massimo di 400.000 euro. Questo denaro verrà dato come finanziamento agevolato rimborsabile in 8 anni a cui andrà aggiunto 1 anno di preammortamento. Le aziende che lavorano nel mondo della cultura e del turismo hanno diritto ad un massimo di 500.000 euro. I soggetti invece che operano nel terzo settore nell’industria culturale hanno diritto a un massimo di 400.000 euro e si tratterà di un’agevolazione a fondo perduto.

In tutti i casi le agevolazione verranno concesse per un importo massimo non superiore all’80% rispetto alla spesa ammissibile. Il tetto massimo però arriverà al 90% nel caso in cui si tratti di imprese giovani, imprese femminili o imprese che hanno un elevato rating di legalità.

Cultura Crea 2.0 va a coprire i costi sostenuti per acquistare impianti, attrezzature, macchinari, arredi e mobili. Si può anche utilizzare per coprire le spese avute per beni strumentali immateriali, opere edili compresa l’impiantistica edile, capitale circolante come materie prime, canoni di locazioni, utenze e costi del lavoro.

Sul sito del PON Cultura e Sviluppo sono disponibili gli allegati delle due Direttive.

Per maggiori informazioni, accedi all’area riservata di Invitalia oppure chiama il numero azzurro 848-886-886 (*) disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

In entrambi i casi, le domande potranno essere presentate attraverso una piattaforma informatica ad hoc che sarà messa a disposizione delle imprese.

Per consultare l’elenco delle attività ammissibili (Classificazione ATECO 2007) delle imprese costituite da meno di 36 mesi – Interventi per le nuove imprese dell’industria culturale, clicca qui.

Per consultare l’elenco delle attività ammissibili (Classificazione ATECO 2007) delle imprese costituite da più di 36 mesi – Interventi per le imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tradizionali e tipici, clicca qui.

Per consultare l’elenco delle attività ammissibili (Classificazione ATECO 2007) dei soggetti del terzo settore – Interventi per soggetti del terzo settore nell’industria, clicca qui.

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