Una boccata d’ossigeno per i tesori italiani messi a rischio da tagli e carenza di personale, dalla Domus Aurea a Pompei. Istituito con un emendamento Pd alla Legge di Stabilità e approvato dalla commissione Bilancio della Camera, arriva il Fondo Tutela Patrimonio Culturale, con 100 milioni di euro all’anno dal 2016 al 2020.
Ma la novità più importante, fa notare il ministro Dario Franceschini, è che per la prima volta i soldi per il patrimonio artistico vengono legati all’articolo 9 della Costituzione, quello che stabilisce che la Repubblica “promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” e “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
La copertura per il Fondo è nella tabella B della legge di stabilità, 100 milioni di euro l’anno già destinati alla cultura che vengono in questo modo bloccati e impegnati tutti sul versante della tutela. Le risorse saranno disponibili a partire dal 2016. Il programma, si legge nel testo dell’emendamento, “individua gli interventi prioritari da realizzare, le risorse agli stessi destinate e il relativo cronoprogramma, definendo altresì le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati”. Entro il 31 gennaio di ciascun anno deve essere poi trasmesso al Cipe il programma aggiornato, corredato con lo stato di attuazione degli interventi, in termini di avanzamento fisico e finanziario.
Plaude Franceschini: “Un fatto di enorme importanza”, commenta il ministro che dal primo giorno del suo mandato continua a rivendicare orgogliosamente il ruolo economico del suo ministero. “Il Parlamento e il Governo Renzi stanno dimostrando con atti concreti di vedere nella cultura e nel patrimonio culturale la vocazione del Paese e su questo costruire le priorità di politica economica”.