mercoledì, 13 Novembre 2024

Arriva Maratonarte, sette meraviglie da salvare

A ottobre sulla Rai l’iniziativa ideata dal ministero dei Beni culturali

Bastano tre euro per contribuire al restauro e alla tutela di 7 luoghi simbolo, dalla casa di Augusto al Palatino al Treno-museo della Val di Noto a Ragusa. Con l’idea di raccogliere fondi per la cultura, ma anche di sensibilizzare e far conoscere le grandi bellezze del patrimonio, ministero dei Beni Culturali e Rai lanciano ‘Maratonarte’, il telethon dell’arte. Il via a settembre, con una campagna sulle reti Rai, cui seguirà nel week-end tra il 5 ed il 7 ottobre, la maratona tv. E per la cultura scendono in campo i volti più amati e popolari, da Claudio Baglioni a Claudia Cardinale, da Michele Placido a Luca Zingaretti, Gabriella Pession, Andrea Bocelli, Riccardo Muti. Ognuno testimonial di una missione, raccontata da settembre in brevi filmati con le musiche di Ennio Morricone. Intanto si potrà scegliere tra i magnifici sette, optare per un restauro da privilegiare fra tutti. E seguirne le fasi. In lizza, insieme a luoghi noti a tutti come la Casa di Augusto, anche la città fenicia di Sulky in Sardegna, i giardini reali di Racconigi in Piemonte, il Villaggio medievale di Santa Maria del Cedro in Calabria, il museo tattile ad Ancona, un’accademia per il restauro degli strumenti antichi a Cremona. Nell’iniziativa saranno coinvolti anche sponsor e aziende, oltre a quattro gestori della telefonia che parteciperanno. Schede per partecipare saranno distribuite nei supermercati, alle poste, nei negozi. Per l’occasione è stata creata una onlus, nella quale ci sarà il ministero, ma a gestione privata. La Rai farà il resto. Con le trasmissioni dedicate alla raccolta, ma anche con i filmati, prodotti in tre formati di diverse lunghezze, che andranno all’interno delle diverse trasmissioni con un linguaggio semplice e accattivante. E già si pensa al prossimo anno, quando potrebbero essere gli stessi italiani, con un concorso in giro per il paese, a scegliere cosa salvare. E in futuro si potrebbe pensare di allargare i confini, coinvolgendo anche l’Europa.

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