Il sito archeologico di Pompei apre alla bellezza dell’etoile Roberto Bolle e si getta alle spalle polemiche, accuse, e la bufera provocata dalla chiusura ”a sorpresa” dei cancelli per un’ assemblea sindacale che ha lasciato i turisti davanti agli ingressi sotto il sole cocente.
Un grande palco nero da 30 metri per 20 è stato allestito nel Teatro Grande per lo spettacolo “Roberto Bolle & Friends” che ha richiamato il pubblico dal Nord al Sud dell’Italia. La maggior parte dei 1800 biglietti venduti sono stati acquistati online. Non sono stati distribuiti inviti, per una scelta rigidissima dell’organizzazione, che non ha privilegiato vip né autorità.
Sul fronte sindacale, da segnalare che la Cisl-Funzione Pubblica ha revocato ogni delega al proprio rappresentante nel sito archeologico, Antonio Pepe. “Partecipare all’ assemblea è stata una scelta personale”, ha detto il segretario regionale, Antonio Altieri.
La replica di Pepe, che resta delegato della Rsu, è stata immediata e dati alla mano. “Il ritardo nell’apertura è stato di un’ora e mezzo, ed i visitatori ieri sono stati 14.448, più degli 11.791 del 22 luglio. L’incasso di ieri è stato pari a 145.359,50 euro contro i 117.922,50 del giorno prima. Pompei non è stata mai negata ai turisti ed il ritardo di apertura del sito è stato di un’ora e mezza. I dati parlano chiaro – conclude il sindacalista – non c’è stato alcun danno incalcolabile”.