Bonisoli propone patto con Cei per la tutela dei beni culturali ecclesiastici

Un tavolo permanente tra Mibac e Cei per rendere possibili interventi tempestivi e mirati nella tutela del patrimonio ecclesiastico italiano: è la proposta lanciata dal ministro Alberto Bonisoli, intervenuto nella giornata conclusiva del ciclo di conferenze “Beni culturali ecclesiastici, tutela e protezione tra presente e futuro”.

Dopo l’istituzione, a settembre dello scorso anno, dell’Unità per la sicurezza del patrimonio culturale e dopo lo stanziamento di 109 milioni per la sicurezza di visitatori, dipendenti e luoghi della cultura, questo nuovo strumento potrebbe contribuire ad alzare ancora di più il grado di attenzione per il nostro immenso patrimonio culturale.

Il ministro ha infatti sottolineato con forza la necessità di una collaborazione senza divisioni sul tema della protezione di beni preziosi ma fragili come quelli della Chiesa: un patrimonio, spesso danneggiato e oggetto di furto, che è difficile tutelare non solo perché diffusissimo ma anche per la sua eterogeneità, dalle grandi cattedrali alle piccole chiese di paese, dalle opere d’arte agli oggetti di culto legati anche alla fruizione liturgica.

“Vogliamo proporre alla Cei l’istituzione di un tavolo permanente proprio per velocizzare gli interventi di tutela sul patrimonio culturale. Lavoreremo su due fronti: i soldi, mettendo a disposizione le giuste risorse finanziarie, e le procedure, soprattutto nella gestione degli appalti”, ha detto il ministro.

La proposta è stata accolta da S.Em. il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana – Cei, che ha “rinnovato la disponibilità a costituire un tavolo a cui teniamo tanto. La Cei è impegnata nella valorizzazione delle competenze per la cura dell’immenso e bimillenario patrimonio ecclesiastico, che è fragile come è fragile ogni uomo”.

 

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