Borghi, giardini storici, paesaggio rurale: gli intervennti del Mic con fondi Pnrr

Dai borghi al Recovery Art, sono gli investimenti previsti dal Pnrr con “scadenza al 30 giugno 2022” e per i quali “siamo pronti a rispettare tutte le milestones”. Dopo la prima illustrazione alla Camera, una settimana fa, il ministro della cultura Dario Franceschini, torna in audizione al Senato per illustrare alla Commissione Istruzione pubblica e beni culturali la relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all’anno 2021.

Il primo intervento, elenca, riguarda “l’efficientamento energetico in cinema, teatri e musei”.

Il secondo investimento, prosegue il ministro, “è probabilmente quello con maggior rilievo in termini di risorse e merito: l’attrattività dei borghi. Si tratta di 1 miliardo di euro, diviso in due voci: la prima per interventi in almeno 229 borghi su singoli edifici o luoghi, di cui a dicembre è stato già pubblicato l’avviso pubblico con bando in scadenza il 15 marzo; e la seconda, con 420 milioni del miliardo complessivo”, per la rinascita di un borgo per regione. “Abbiamo chiesto ad ogni regione – spiega Franceschini – di individuare secondo proprie procedure un piccolo borgo, con determinate caratteristiche. Entro il 15 marzo avremo l’elenco” e anche “la vocazione prevalente” di ogni sito che avrà un finanziamento di 21 milioni di euro. Siamo già in collegamento anche con il ministro Colao per l’estensione totale della banda larga” nei 21 borghi scelti. “Se funzionerà, questo meccanismo potrà essere esportato per il futuro -commenta – Sono convinto che la tendenza di ripopolamento dei borghi sia una grande opportunità e con norme di questo tipo lo Stato potrebbe e dovrebbe cercare di anticipare e indirizzare”.

Terzo investimento riguarda la “tutela e valorizzazione del paesaggio rurale”, ovvero di quelle architetture come casali e rustici, con “un investimento di 600 milioni. Entro il 31 maggio 2022, le Regioni” dovranno provvedere “alla pubblicazione del bando e all’elenco delle proposte”.

Quarto investimento, parchi e giardini storici. “Il 30 dicembre scorso – spiega Franceschini – è stato pubblicato il primo bando per 190 milioni di euro per la selezione dei parchi e giardini storici vincolati. La seconda voce riguarda invece cinque importanti parchi statali scelti direttamente” tra cui Reggia di Caserta e Capodimonte, “per 100 milioni di euro. Entro il 15 marzo, il termine di presentazione delle domande ed entro il 30 maggio, la commissione di valutazione”.

Quinto investimento: “sicurezza sismica e restauro nei luoghi di culto con due voci distinte. Da una parte, si stanno identificando chiese ed edifici di culto su cui si interverrà”. Dall’altra, c’è il “Recovery Art, progetto per individuare sul territorio nazionale strutture finalizzate al ricovero immediato di opere d’arte in caso di calamità naturale e poi al loro restauro” e che potranno essere utilizzate anche come laboratori e centri di ricerca.Per questo fine, abbiamo utilizzato anche strutture ex nucleari. L’attività di ricognizione si concluderà a marzo”.

Ma tra gli interventi previsti dal Pnrr sui beni culturali, ce ne sono alcuni sui quali “si sta già lavorando, ma che non hanno scadenza a giugno. Il più rilevante è la digitalizzazione del patrimonio culturale con 12 sotto investimenti”. Fra questi, “una delle sfide più importanti, per la quale finalmente il ministero ha risorse a disposizione, è la digitalizzazione dell’infinito patrimonio dei 101 archivi di Stato, dell’Archivio centrale, delle biblioteche, degli archivi delle sovrintendenze. Un patrimonio inestimabile”, che comprende anche quello “dell’Istituto Luce”.

editore:

This website uses cookies.