Per i 400 musei, monumenti e siti archeologici italiani la crisi è già realtà. Nel 2008 hanno perso il 3,88% dei visitatori e l’1,9% degli introiti lordi, con una flessione ancora più pesante (-4,64%). Maglia nera alla Campania (-13,88% visitatori) con un calo di quasi 3 milioni di euro negli introiti (-10,54%). Bilanci in rosso anche in Toscana e in Lombardia. Bene invece il Lazio, che vede crescere del 6,41% i visitatori e con un incasso di quasi 2 milioni di euro in più (1.878.603) rispetto al 2007. Buono anche il bilancio della Puglia, che ha accolto nei suoi musei un +3,84% di visitatori aumentando anche gli incassi (+10,52%). In pari Abruzzo (+6,65% visitatori – 2,38% introiti), e Molise (+ 6,97% visitatori; – 3,97% introiti). Risultati negativi nel Piemonte con un -14,44% di visitatori (167.960 in termini assoluti) e del 6,39% degli introiti lordi. Per quanto riguarda le altre regioni: la Sardegna segna un -12,10% di visitatori e -9,01% degli introiti, la Calabria -8,51% visitatori e -15,89% introiti, la Basilicata -7,89% visitatori e – 0,51% introiti. Vanno in rosso Umbria (-3,58%; -15,21%) e Veneto (-2,51%; -13,55%). Segno meno anche per Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Marche. Per Mario Resca consiglierie del ministro Sandro Bondi “bisogna investire di più ed offrire servizi e orari più flessibili. Ci vuole un sistema museale che ruoti intorno al visitatore”.
