Cultura come strumento di politica estera, Ue segue esempio italiano

La cultura deve essere “parte integrante della politica estera” europea ed essere lo “strumento” che “può aiutare tutti noi, in Europa, Africa, Medio Oriente e Asia ad essere uniti, a combattere la radicalizzazione e costruire un’alleanza di civiltà contro chi prova a dividerci”. Così l’Alto rappresentante Ue, Federica Mogherini, presenta la nuova ‘Strategia per i rapporti culturali internazionali’, appena adottata dalla Commissione europea, che punta a incoraggiare la cooperazione culturale tra la Ue ed i paesi partner per promuovere un ordine globale basato su pace, stato di diritto, libertà di espressione e rispetto dei valori fondamentali.    

La cultura è una delle dieci priorità nel programma del presidente Jean Claude Juncker e Mogherini sottolinea che “la diplomazia della cultura deve essere al centro delle nostre relazioni con il mondo di oggi”.

“La comunicazione congiunta al Parlamento Europeo e al Consiglio di Federica Mogherini è un passo fondamentale”, ha commentato il ministro di Beni culturali e turismo Dario Franceschini secondo cui “si afferma così il ruolo cruciale della cultura nella promozione della pace e della stabilità, della salvaguardia della diversità e nella crescita economica, sociale e civile del continente. La protezione del patrimonio culturale nelle aree di crisi, lo scambio culturale come motore di sviluppo, il dialogo interculturale e la lotta al traffico illecito di beni culturali, da sempre al centro dell’interesse italiano, diventano ora obiettivi strategici per rafforzare l’Europa come attore globale e promuoverne i valori fondamentali quali il rispetto dei diritti umani e la democrazia, la parità di genere, la libertà di espressione”.

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