“L’Europa nasce più in fretta se si investe sulla comprensione, sul dialogo: quello che noi cercheremo di fare nel semestre è spiegare che la cultura può essere uno strumento di politica estera e che il nostro patrimonio culturale è soprattutto la carta più forte che abbiamo nella competitività globale”. Ne è convinto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che esce soddisfatto dalla visita al Bozar di Bruxelles, centro d’arte per eccellenza nel panorama culturale belga, dove sono in allestimento due mostre italiane, che verranno aperte al pubblico il 10 settembre. Una è dedicata alle pitture di Siena mentre l’altra a dieci artisti contemporanei. Entrambe le mostre saranno accompagnate da altri eventi culturali durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue, sia di cinema (con una retrospettiva di Luciano Visconti e un tributo a Claudia Cardinale), che di letteratura (con un incontro con tre scrittori, Niccolò Ammaniti, Silvia Avallone e Paolo Giordano), ma anche teatro, danza, musica e architettura.
