Una più intensa collaborazione tra i grandi musei, le biblioteche e i festival e sul settore turistico, dato che nel 2017 si sono registrati 130 milioni di turisti in uscita dalla Cina e l’Italia è il paese tra i più richiesti. È la richiesta avanzata dalla parte cinese nel corso dell’incontro dei coordinatori del Forum Culturale Italia-Cina tenutosi in occasione della visita del Vice Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica Popolare Cinese, Yu Qun.
Nel corso della riunione, presieduta da Tiziana Coccoluto, capo di gabinetto del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Alberto Bonisoli e a cui sono intervenuti lo stesso Yu Qun e il coordinatore del Forum Culturale Italia-Cina, Francesco Rutelli, è stato esaminato lo stato di avanzamento del memorandum d’intesa in vista della prossima riunione formale del Forum nel 2019.
Per parte italiana è stato ricordato quanto l’Italia sia un’eccellenza non solo riguardo al patrimonio, ma anche per quanto concerne il settore creativo contemporaneo, verso il quale è forte la sensibilità del neo ministro, ed è stato sottolineato quanto cultura e turismo sono intesi non solo come strumenti di reciproca conoscenza ma anche fattori e opportunità di sviluppo e occupazione. È stata sottolineata l’importanza attribuita al gemellaggio dei siti Unesco, così come la possibilità di coinvolgere la parte cinese sia in Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che in Trieste Capitale Europea della Scienza 2020. È stata auspicata la possibilità di promuovere in Cina i contenuti del Padiglione Italia presente alla Biennale di Architettura di Venezia ora in corso, così come è stato illustrato quanto fatto per l’accoglienza chinese friendly dei flussi turistici provenienti in Italia dalla Cina.
Bonisoli ha manifestato per tramite del Capo di Gabinetto il proprio apprezzamento per gli obiettivi del Forum Culturale Italia Cina, di cui fanno parte le principali realtà culturali dei due Paesi, e ha ringraziato la delegazione cinese per la visita, auspicando un incremento delle reciproche relazioni culturali di cui ha avuto personale e positiva esperienza nel processo di iscrizione di Shanghai alla rete delle città creative Unesco come Città del Design nel 2010.