Le Giornate di Primavera sulle tracce di Augusto da Roma a Siracusa

750 siti straordinariamente aperti al pubblico, 50 in più dello scorso anno. Un esercito di 7 mila volontari e 22 mila apprendisti ciceroni tra ville, borghi, castelli, musei, biblioteche, siti archeologici, da Palazzo Labia a Venezia, con il salone affrescato dal Tiepolo, all'Archivio di Stato a Napoli. E, per la prima volta, un ospite d'onore: l'imperatore Augusto raccontato attraverso 120 luoghi. Sono alcune delle sorprese della 22/a edizione delle Giornate Fai di primavera, "a più grande festa di piazza dedicata alla cultura e all'ambiente", che torna il 22 e 23 marzo in 320 località e 20 regioni, spalancando, almeno per un week end, le porte di tesori del nostro patrimonio solitamente non accessibili.
Attesi 600 mila visitatori e 20 mila nuove iscrizioni al Fondo, quest'anno le Giornate spazieranno dal capolavoro di architettura razionalista che è Casa delle Armi al Foro Italico di Roma a Villa Lucca a Napoli, dono di Ferdinando I a sua moglie e al centro di un recente scandalo per abusi edilizi.
"Non solo monumenti, ma tutto quello che la storia ha prodotto", ricorda il vicepresidente del Fai, Marco Magnifico. Ecco allora anche l'Arsenale militare marittimo di La Spezia; una notte nelle stamperie del Corriere della Sera; il Parco archeologico di Kaulon con il mosaico di 30 mila metri quadrati ritrovato nel 2013; il dimenticato Albergo Diurno Venezia, disegnato nei sotterranei di Milano da Piero Portalupi; o i Giganti di Mont'e Prama a Cagliari e Cabris.   
Ma soprattutto le Giornate di primavera renderanno omaggio al princeps Augustus (63 a.C-14 d.C.) nel bimillenario della morte, con l'apertura di 120 luoghi che ne raccontano il fasto e le imprese. Si parte da Roma, con il suo Mausoleo, il Teatro di Marcello e il Foro che ancora porta il suo nome, ma si attraversa tutta l'Italia, dall'Arco romano di Aosta al Parco archeologico della Neapolis di Siracusa.

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