Valorizzare l’Italia come “museo diffuso”. Un museo simile a quello che il turista, italiano o straniero, può vedere attraversando la Val d’Orcia e le crete senesi a bordo di un treno storico, il ‘treno natura’, della Fondazione Ferrovie italiane. Fondazione nella quale il ministero per i Beni culturali e ambientali e il turismo ha deciso di investire direttamente. L’accordo è stato presentato sabato 11 aprile con una conferenza stampa a bordo di un treno storico alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini; l’ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Michele Mario Elia e il presidente della Fondazione FS Italiane Mauro Moretti.
“Dobbiamo costruire un turismo industriale, imprenditoriale” ha osservato Moretti auspicando che anche nelle future iniziative legate ai treni storici già in funzione in Italia, possano aggiungersi nuovi partner, “altrimenti queste iniziative restano prive di sostenibilità economica”. L’Italia, come Paese, si sta comunque muovendo e “l’ingresso del ministero per i Beni culturali e Ambientali nella fondazione ne è un esempio” ha concluso Moretti.
Nuovi partner, dunque, per potenziare le 4 linee già attive dei ‘treni natura’. Oltre alla “Ferrovia della Val D’Orcia” in Toscana, sono già in funzione treni storici sulla Maiella, la ‘Ferrovia del Parco’, sul lago d’Iseo, la ‘Ferrovia del Lago’, e in provincia di Agrigento, la ‘Ferrovia dei Templi’. Partner che possono essere enti locali, Regioni, o associazioni locali, ma anche industriali.
Franceschini ha ricordato a questo proposito il piano già approvato dal Governo che prevede la possibilità di assegnare alle cooperative di giovani stazioni, ma anche fari o case cantoniere, perché vengano valorizzati certi percorsi legati al turismo. Un turismo che deve “essere sostenibile” e capace di attrarre i viaggiatori di tutto il mondo: “non più il ‘mordi e fuggi’ ma un turismo d’eccellenza con grandi numeri”, ha aggiunto il ministro. “L’Italia è il Paese delle 100 città d’arte, dei mille borghi, delle bellezze naturali” ha sottolineato. L’iniziativa della Fondazione Ferrovie Italiane è “la dimostrazione di come si possa investire sul patrimonio, attraversare paesaggi bellissimi su linee e binari su cui non passano più treni di linea e, anziché dismetterle, farle diventare un veicolo economico di crescita del Paese e di tutela del paesaggio insieme” ha concluso il ministro.
Insieme, Mibact e Fondazione FS avvieranno una serie di azioni strategiche per promuovere e valorizzare, utilizzando la mobilità dolce, i luoghi della cultura nelle aree interne, meno note e davvero tutte da ritrovare, del Paese.