Ornaghi: aprire ai privati per tutela beni culturali

Il ministro apprezza l’operazione Colosseo-Tod’s: deve avere valore paradigmatico

Cambiare pagina nella tutela dei beni culturali italiani aprendo ai privati. E' la ricetta di Lorenzo Ornaghi, da qualche mese ministro dei Beni culturali. "Come la sanità o la ricerca scientifica – ha detto in un'intervista al Corriere della Sera – la tutela del patrimonio deve sciogliere una volta per tutte, in un quadro di regole certe e salvaguardando l'obbligo costituzionale della tutela affidata allo Stato, il nodo della cooperazione col mondo dei privati".
Per Ornaghi "l'operazione Colosseo deve partire e avere un valore paradigmatico per il diverso modello di sviluppo del sistema-Paese nel campo del patrimonio. Non c'é semplicemente uno sponsor, c'é anche l'impegno civile di un imprenditore italiano".   
Su Pompei, "gran parte degli scavi sono in buone condizioni e tutelati da personale appassionato. Ora sono in arrivo 105 milioni di euro dell'Unione Europea", rileva. Ma il ministro ha fatto anche breve cenno al turismo. "Il trend 2011 è in crescita – ha sottolineato – ma in troppi casi la domanda turistico-culturale non è favorita da un adeguato sistema di servizi".

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