Pompei e Colosseo gestiti da privati

La proposta di Confimprese Turismo Italia per risollevare il turismo nel Belpaese

I siti archeologici e culturali italiani più importanti e noti al mondo potrebbe essere gestiti dai privati. La proposta è di Giuseppe Sarnella, presidente di Confimprese Turismo Italia. "Se il sito archeologico di Pompei o il Colosseo – propone Sarnella – fossero gestiti da privati sono certo che non chiuderebbero per sciopero e non avremmo assistito a quelle scene tristi di turisti in fila di fronte ai cancelli chiusi che hanno fatto il giro del mondo. Leggere, inoltre, che Pompei potrebbe uscire dai siti Unesco patrimonio dell'Umanità è un pericolosissimo segnale d'allarme".
"I privati che operano nel settore turistico – aggiunge – siano essi piccoli imprenditori o capaci di far crescere grandi marchi, in questi anni hanno dato, e continuano a dare, il massimo. Fanno la loro parte in modo egregio. Ogni operatore del settore sa che è fondamentale migliorare i propri standard e offrire un servizio sempre migliore per rimanere competitivi. E' necessario, se vogliamo scalare la vetta della classifica mondiale, che anche il Governo, di intesa con le parti sociali e gli enti locali, faccia la loro di parte iniziando delle serie e incisive politiche sul turismo. Le nostre coste, le isole e l'entroterra italiano non ha nulla da invidiare a quello degli altri paesi. Ma se una settimana all inclusive in Mar Rosso costa come un week end a Ustica o all'Isola del Giglio i singoli operatori sono impotenti. Bene i tavoli strategici paventati dal Ministro Bray, apprezzo l'interesse che sta manifestando, ma ogni singolo lavoratore del comparto turistico auspica che da quei tavoli escano fatti e proposte concrete", conclude il presidente di Confimprese Turismo Italia.

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