lunedì, 6 Maggio 2024

PWC: bookshop italiani al 38% del Metropolitan

Ma Italia prima per spettacoli teatrali, parchi nazionali e prodotti Dop e Igp

In Italia i ricavi complessivi da bookshop nei musei sono pari al 38% del solo Metropolitan Museum. È uno dei dati contenuto nel rapporto messo a punto dalla società di consulenza, “Price Water House Coopers” (Pwc), dedicata al mercato dell’arte e presentato a Milano. Nella classifica dei ricavi da bookshop, il Louvre raccoglie come tutti i musei italiani, circa 20 milioni, la Tate e la National Gallery messi insieme arrivano a circa 27 milioni, mentre il Metropolitan Museum ne porta a casa 55, di cui la cifra italiana è appunto il 38%. Nel rapporto si indica che il patrimonio culturale italiano – il più vasto al mondo – è percepito con il principale fattore distintivo (country brand index) del paese, eppure l’economia turistica e il settore culturale e creativo italiano contribuiscono al Pil soltanto con il 13% (circa 203 miliardi di euro). Ben lontano dal 21% della migliore Spagna (225 miliardi) e ultimo per valore assoluto di Pil. In particolare l’Italia, nella composizione degli indici che formano il fattore, è prima per quanto riguarda l’arte e il cibo e seconda per cibo e desiderio di tornare a visitare il paese. Nella preminenza del patrimonio culturale, oltre al numero dei musei, monumenti ed aree archeologiche (5.500 in tutto), l’Italia è prima nel numero di spettacoli teatrali (83.700), prima nel parchi nazionali (24), nei giardini storici (3.274), prima nei prodotti Dop e Igp (176) e nei vini Doc e Docg (358 contro i 338 in Francia).
 

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