Schmidt alla guida degli Uffizi: primo impegno eliminare code

Eliminare le code a cui sono condannati turisti che da tutto il mondo vengono a Firenze per visitare gli Uffizi. E tagliare i prestiti dei capolavori ai musei esteri, perché “con le nuove tecnologie digitali non è più sempre necessario mandare il quadro ‘fisico’ a spasso per il mondo. Cerchiamo di portare le persone a vederle qua, le nostre opere, invece che mandarle in giro”. Questi i primi impegni del neodirettore Eike Schmidt, tedesco, 47enne, con all’attivo incarichi internazionali di prestigio tra cui quello di curatore al Paul Getty Museum di Los Angeles.

Per quel che riguarda  l’abbattimento delle code intollerabili all’entrata, Schmidt dice di avere tante idee “che riguardano la logistica, l’uso delle tecnologie e una diversa organizzazione delle visite”.   

Inoltre, verrà gestita con estrema cautela anche la questione dell’affitto per ricevimenti ed eventi privati degli spazi del museo, al centro di numerose polemiche, soprattutto negli ultimi anni. “Gli eventi si continueranno a fare, ma solo al bar e in terrazza – ha annunciato – in sale e corridoi questo non è praticabile: si tratta di luoghi organizzati e attrezzati per l’accesso dei visitatori e la tutela delle opere, non per eventi”.

Tra i desideri del nuovo direttore ci sarebbe anche l’idea di aprire il suggestivo corridoio Vasariano, oggi visitabile solo su prenotazione in momenti determinati dell’anno: “è un peccato che non sia aperto al pubblico”. Schmidt ha anche garantito che i lavori per l’ampliamento degli Uffizi finiranno “presto”. Dell’allestimento delle nuove sale si occuperà il responsabile uscente del museo, Antonio Natali, suo “amico da più di venti anni”. “Lui adesso non lascia – ha assicurato il successore tedesco – anzi, resta allo stesso livello e rimane nel suo ufficio. Il tema dell’allestimento dei nuovi spazi gli sta davvero a cuore: così riprenderemo una divisione del lavoro che c’era agli inizi della storia degli Uffizi”.  Prima iniziativa pubblica del nuovo direttore, sarà, il 17 novembre, l’inaugurazione a Palazzo Pitti della grande mostra su ‘Firenze Capitale – i doni e le collezioni del Re’. 

 

 

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