Bit al via: parole chiave destagionalizzare e slow tourism

Meno turismo di massa e più viaggi sostenibili, lenti, alla scoperta di mete meno conosciute come i borghi dell’entroterra o i cammini, nel segno della destagionalizzazione, dello slow tourism e del rispetto dei territori. Sono alcune delle tendenze che emergono dalla Bit, la Borsa internazionale del turismo che ha preso il via alla Fiera di Milano, con 1100 espositori provenienti da 66 Paesi e 26 nuove destinazioni che per la prima volta hanno deciso di promuoversi all’evento. Del resto il turismo rappresenta un volano per l’economia e soprattutto per l’occupazione italiana, come ha rimarcato la ministra del Turismo Daniela Santanchè inaugurando la fiera.

“Il turismo è un volano importantissimo, rappresenta il 13% del Pil, ha contribuito ad aumentare i posti di lavoro, incentivando l’occupazione femminile – ha detto -. Perché di quel mezzo milione di lavoratori che ci sono stati in più come assunzioni quest’anno, circa 100mila sono state per il settore del turismo e molte sono state donne”.

“Per questa nuova edizione della Bit le aspettative sono molto alte, oltre alle mete italiane abbiamo una grande offerta di percorso offerte mete oltre oceano e lungo raggio – ha spiegato Paolo Pizzocaro, direttore di Bit -. E’ tornata la voglia di viaggiare, con il rispetto dei luoghi, anche quelli meno conosciuti, e dei territori. Lo slow tourism è una delle grandi tendenze, così come l’outdoor e tutto ciò che è il turismo all’aperto. Un trend che emerge in questa edizione è quello della personalizzazione con viaggi dedicati facendosi assistere dalle agenzie di viaggio. E poi grande spazio alla sostenibilità, il turista è diventato un viaggiatore evoluto con con viaggi consapevoli che rispettano il territorio”.

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