Nautica in risalita, attesa per il 56esimo Salone di Genova

Cresce l’attesa per la 56ma edizione del Salone nautico internazionale di Genova (20-25 settembre). “Siamo convinti – afferma Carla Demaria, presidente di Ucina a due mesi dall’apertura – che il Salone di Genova sia quello di cui tutto il settore ha bisogno. Ha retto in situazioni difficilissime con il crollo del fatturato della nautica dai 6,5 miliardi del 2008 ai 2,4 nel 2014 e oggi ci sono le condizioni migliori per la ripartenza, una previsione di crescita del fatturato nautico del 7,5% nel 2016, un aumento nei primi 5 mesi dell’anno del 44% del numero di contatti stipulati in leasing e del 26% in valore medio”.    

Genova resta quindi una buona scelta e lo confermano i dati positivi sulle adesioni forniti da Ucina: il 21% in più ad oggi le conferme di partecipazione rispetto all’edizione dello scorso anno, un aumento degli investimenti (in numero di barche esposte e in superficie occupata) da parte del 57% degli espositori, un tutto esaurito per quanto riguarda i fuori bordo, un aumento del 5% delle imbarcazioni a vela esposte e del 12% delle entrobordo, un ritorno di molti marchi stranieri, 140 tra giornalisti e operatori già previsti (+26% rispetto al 2015).

Eppure sul settore, proprio di questi tempi, aleggia un’ombra dopo lo ‘strappo’ di un gruppo di marchi che ha dato vita ad una nuova associazione, Nautica Italiana, con l’uscita di una parte di loro da Confindustria e l’annuncio di manifestazioni alternative a Genova.

Dal canto suo, però, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti garantisce il suo impegno: “Non è discutibile rompere un giocattolo su cui così tanta gente punta. Il Salone non si può e non si deve perdere soprattutto quando, per la prima volta da anni il settore si muove: non è accettabile che un gruppo di imprese o una categoria di produttori si dilani in egolatrie che poco hanno a che fare con la competitività del mercato”.

 

 

 

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