Sono sette i plichi arrivati con le offerte per Alitalia. E tra gli interessati ci sono anche Lufthansa ed easyJet, già impegnate nel salvataggio di un’altra ex della galassia Etihad, Air Berlin, che allo scadere dei termini per la presentazione delle offerte vincolanti, hanno confermato di aver presentato un’offerta.
In attesa di capire chi andrà avanti nella procedura di vendita e per quale lotto della compagnia (il bando prevede la vendita intera oppure, separatamente del lotto aviation e dell’handling), Lufthansa ed EasyJet sono comunque interessate solo ad alcuni asset.
Lufthansa, facendo fede alle affermazioni degli ultimi giorni, ha scelto di non presentare un’offerta per l’intera compagnia aerea, ma ha dichiarato interesse solo per il network globale e per il business dei voli point-to-point in Europa e in Italia. Nessun dettaglio sull’operazione che, però, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, prevedrebbe un’offerta da 500 milioni e il dimezzamento del personale, attualmente di circa 12.000 unità.
Un’offerta vincolante è arrivata anche da EasyJet che punta ad “alcuni asset di un’Alitalia ristrutturata”, in linea con la propria attuale strategia per l’Italia.
Ora si apre un lungo periodo di trattative con gli offerenti: il Governo ha infatti prorogato al 30 aprile (dal 5 novembre) il termine per completare la fase di negoziazione e miglioramento delle offerte, concedendo altri 300 milioni alla compagnia. Che portano a quasi un miliardo (900 milioni) i soldi pubblici da restituire entro il 30 settembre 2018.
Intanto in settimana al ministero del Lavoro inizia l’esame della procedura di cigs aperta dai commissari straordinari. I sindacati sono infatti stati convocati per domani, mercoledì 18 ottobre: sul tavolo c’è la proroga di ulteriori sei mesi della cassa, per una platea di 1.230 dipendenti di terra e 570 di volo.