Guasti misteriosi ai motori, scritte Allah Akbar sugli aerei ed episodi ‘anomali’ hanno messo sul chi vive la direzione di Air France che teme una recrudescenza di radicalizzazioni fra i propri dipendenti.
Dopo un’inchiesta interna, un francese convertito all’islam, impiegato di Air France, è stato identificato come sospetto. Le Canard Enchainé riferisce che l’uomo, scoperto, si è dato alla fuga ed è stato successivamente localizzato nello Yemen. Altri due dipendenti, che lo conoscevano, sono sospettati di aver manomesso diversi scivoli di evacuazione nell’officina in cui lavoravano.
Fra gli episodi sospetti, un agente di pista che, all’inizio di agosto, ha rifiutato di far atterrare un aereo con il pretesto che ai comandi c’era un pilota donna e la ‘scomparsa’ di Israele sulle cartine diffuse ai passeggeri di un volo Los Angeles-Tel Aviv con scalo a Parigi.
Inoltre, su un volo in Marocco si è trasformato, sempre sulle mappe del percorso diffuse in volo, in ‘Califfato’. L’inchiesta ha permesso di risalire a un impiegato di una società partner incaricato della programmazione dei piccoli monitor a disposizione dei passeggeri.
I servizi di informazione, con il rinforzo della polizia, devono sorvegliare l’operato di 90.000 dipendenti suddivisi in 900 imprese, comprese quelle satelliti e fornitrici di servizi. Lo scorso novembre, una perquisizione aveva permesso di individuare personale schedato ‘S’ (a rischio radicalizzazione) in possesso di badge di accesso alle piste. Da allora, 73 di tali autorizzazioni sono state ritirate.