Air France-Klm chiude in rosso il 2014 ma la colpa è dello sciopero autunnale

Air France-Klm non riesce a risalire la china e chiude il 2014 in rosso, soprattutto per colpa del lungo sciopero dei piloti dello scorso autunno. Il gruppo franco-olandese ha infatti chiuso con una perdita di 198 milioni di euro, nettamente inferiore a quella del 2014, che superava gli 1,8 miliardi di euro. Negativo anche, per 129 milioni, il risultato operativo, su cui pesano i 14 giorni di sciopero dei piloti di Air France, il più lungo della storia della compagnia. Senza questo elemento eccezionale, sarebbe stato positivo, per quasi 300 milioni, e più che raddoppiato rispetto ai 130 milioni del 2013.

L’azienda resta comunque convinta che il ritorno in nero sia rinviato solo di un anno. “Salvo imprevisti, la casa Air France-Klm si aspetta di ritrovare l’utile nel 2015 – ha detto l’ad Alexandre de Juniac – per entrambe le sue componenti”.

Intanto, però, per il biennio 2015-2016, a causa del contesto economico “ancora fragile” e delle incertezze sul prezzo dei carburanti, il gruppo ha deciso di ritoccare al ribasso gli investimenti di 600 milioni di euro, equamente suddivisi sui due anni. Saranno in particolare ridotti, di 10-12 unità, gli acquisti di nuovi velivoli: 3-4 in meno per gli apparecchi per rotte a lungo raggio, e 6-8 per quelle a corto e medio raggio. Una decisione accompagnata da una “stretta disciplina sull’aumento delle capacità”, contenuto all’1,3% per quest’anno e focalizzato soprattutto sulla controllata low cost Transavia.

Invece, sul fronte della partnership Alitalia-Etihad, i vertici del gruppo non hanno al momento intenzione di apportare modifiche. “Se Etihad rispetta i suoi impegni – ha commentato de Juniac – non ci saranno problemi”. 

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