Air Italy conferma licenziamenti, niente proroga cig

Ancora una fumata nera sul futuro dei 1.322 lavoratori di Air Italy. Questa mattina nel corso del confronto fra le parti sociali, l’azienda e i ministeri del Lavoro e dei Trasporti, il liquidatore della compagnia aerea ha ribadito che Air Italy non ha nessuna intenzione di chiedere il prolungamento della cassa integrazione e proseguirà con la procedura di licenziamento collettivo, che scatterà dall’8 dicembre, e con la chiusura della liquidazione. Una nuova doccia fredda per o dipendenti dell’ex Meridiana che speravano in una maggiore sensibilità e in un’assunzione di responsabilità da parte dell’azienda. A complicare le cose ci si è messa anche l’assenza all’incontro di oggi dei rappresentati del Mise e delle Regioni Sardegna e Lombardia.

Alla base ci sarebbe un errore nelle convocazioni, ma “l’assenza è ingiustificabile, tutti erano a conoscenza della videoconferenza di questa mattina”, lamentano i sindacati. “La posizione di Air Italy è inaccettabile, non è possibile che l’azienda si rifiuti di chiedere la cassa integrazione, rendendo vano ogni sforzo per salvare i 1300 lavoratori. Tanto più che in questo periodo covid gli ammortizzatori sociali sono a costo zero per le aziende”, dichiara Marco Bardini, segretario regionale Anpav Sardegna. “La strada si fa in salita se Air Italy continua a rifiutarsi di richiedere la cassa integrazione e di voler procedere al licenziamento collettivo – commenta la segretaria della Uil Trasporti Nord Sardegna, Elisabetta Manca -. Allo stesso tempo è deplorevole l’assenza dei rappresentanti del Mise e delle Regioni Sardegna e Lombardia”. L’assenza delle istituzioni non è andata giù nemmeno al segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu: “I lavoratori rischiano entro poche settimane il licenziamento, Non si può accettare un atteggiamento così superficiale da parte delle Istituzioni nazionali, prime fra tutte il Mise, così come non possiamo non stigmatizzare l’assenza intollerante della Regione Sardegna”. Intanto è attesa la convocazione di una nuova riunione che dovrebbe tenersi a metà della prossima settimana.

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