Entro il prossimo anno sui cieli russi viaggerà una compagnia più grande anche di Aeroflot. La società statale Rostekhnologi, il governo di Mosca e l’amministrazione della regione siberiana di Krasnoiarsk hanno deciso di mettere insieme AirUnion, ormai sull’orlo del fallimento con il suo debito di 800 milioni di dollari, e una serie di compagnie minori: Atlant-Soyuz (operatore ufficiale del governo moscovita), Rossia Russia Airlines, Kavminvodiavia, Vladivostok Avia e Oremburg-Saratov Lines. L’operazione richiederà almeno nove mesi. Nel frattempo le singole compagnie continueranno ad operare indipendentemente. Il nome della nuova società non è ancora stato deciso, ma avrà due aeroporti con relativo hub (Vnukovo a Mosca e Yemelianovo a Krasnoiarsk) e una flotta di aerei moderni ed economici che viaggeranno su rotte nazionali e internazionali. La crisi di AirUnion è esplosa il 21 agosto, con i primi ritardi legati all’impossibilità di acquistare il carburante. L’impegno del governo a fornirlo non ha risolto i problemi finanziari della società, dotata di una flotta non certo nuova e afflitta tra l’altro da richieste di tasse non pagate e denunce per bancarotta.