venerdì, 19 Aprile 2024

Alitalia, avanti con l’integrazione con Air One

Saranno trasferiti rami d’azienda e 28 aerei con relativi equipaggi

Ulteriore passo nell’integrazione definitiva di Alitalia e Air One. A novembre la compagnia guidata da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli prevede di trasferire alcuni rami d’azienda, 28 aerei con relativi equipaggi Air One e le attività di servizio a terra, rispettando così la road map indicata nel piano industriale. Un trasferimento che coinvolgerà in totale circa 2.000 persone.
Innanzitutto, si vuole procedere alla fusione per incorporazione di Eas in Air One che riguarda circa 900 persone escluso il servizio di pulizie a bordo svolto da 21 persone che sarà ceduto a terzi. Poi, è prevista la scissione parziale in Alitalia di parte del patrimonio di Air One con contestuale conferimento del ramo d’azienda "esercizio" composto da attività di amministrazione e gestione tecnica, operativa, commerciale che coinvolge circa 570 persone e del ramo di azienda che riguarda l’esercizio di 26 aerei di medio raggio A320 e di due aerei di lungo raggio A330 di Air One a cui corrispondono 190 piloti e 312 assistenti di volo. La cessione di aerei ed equipaggi sarà graduale: i primi saranno riallestiti secondo il brand e gli standard Alitalia mentre i secondi dovranno rispettare procedure addestrative. Ad Air One resteranno i Boeing 737, la dipendenza di Chieti e un presidio della funzione vendite e distribuzione. Quale sarà il destino di ciò che resta di Air One, della compagnia regional City liner, di Volare e Alitalia Express si vedrà. Ipotesi indicano attività di low cost o di feederaggio.
Sul fronte operativo, in agosto Alitalia ha recuperato terreno per load factor guadagnando la 17/ma posizione rispetto alla 21/ma di luglio nella classifica delle 29 compagnie aeree che aderiscono all’Aea (associazione dei vettori europei), restando comunque sempre dietro le big. Rispetto a una media dell’82%, Alitalia ha segnato il 76,8%. In luglio, la media del load factor era stata dell’81,8% ed Alitalia aveva raggiunto quota 72,7%.

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