venerdì, 20 Dicembre 2024

Alitalia, Berlusconi: con Putin pensiamo ad Aeroflot

Ue dice no al prestito ponte, possibile solo “alle condizioni di mercato”

Rientra in pista l’ipotesi Aeroflot per salvare Alitalia. Della concreta possibilità di "un tavolo" con la compagnia russa, che nei mesi precedenti aveva già manifestato il proprio interesse, ha parlato stamattina il leader del Pdl Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa congiunta tenuta con Vladimir Putin a Porto Rotondo. "Su Alitalia la situazione è molto aperta – spiega Berlusconi – non abbiamo nulla contro Air France, ci piacerebbe che si desse vita a un grande gruppo internazionale con Alitalia che partecipi però a condizioni paritarie. Siamo però assolutamente disponibili ad allargare la possibilità ad altre compagnie aeree, in particolare Aeroflot, con un accordo che possa dare vita a un grande gruppo internazionale". Con queste parole, Berlusconi ha quindi chiarito che un eventuale accordo con la compagnia aerea russa potrebbe essere preso in considerazione anche nel caso di fusione con Air France-Klm. Dal canto suo, Putin ha detto di aver “parlato con il presidente di Aeroflot che si è detto disponibile a riprendere i contatti con Alitalia. Il risultato dipenderà dalle trattative delle due aziende".
Ieri nel corso di un incontro tra il sottosegretario Enrico Letta, Gianni Letta e Bruno Ermolli, incaricato da Silvio Berlusconi di verificare le possibilità di una ‘cordata italiana’, è emersa l’ipotesi di un decreto legge che autorizzi la concessione ad Alitalia di un prestito ponte da 100-150 milioni. Ma l’Ue dice no al prestito ponte: un portavoce della Commissione europea ha infatti ribadito che deve essere effettuato "alle condizioni accettabili agli investitori privati" e che è esclusa la possibilità di aiuti di stato per Alitalia fino al 2011. Al prestito ponte, secondo alcune indiscrezioni, si potrebbe affiancare un intervento delle banche tra 1 e 2 miliardi di euro. Ma Palazzo Chigi ha smentito tali indiscrezioni secondo cui nell’incontro di ieri fra il governo, Gianni Letta e Bruno Ermolli si sia parlato dell’ipotesi di un ingresso nelle banche nel capitale di Alitalia.

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