"Se Alitalia, prima di andare in amministrazione controllata, non darà alla Iata garanzie adeguate e sufficienti, a partire da quelle finanziarie, dovrà uscire dal sistema internazionale e quindi chiudere". L’ultimatum è stato lanciato dal direttore generale e amministratore delegato della Iata Giovanni Bisignani, a margine di un incontro a Bruxelles con i commissario Ue ai Trasporti Jacques Barrot . “E’ chiaro – ha sottolineato Bisignani – che una volta deciso di andare in amministrazione controllata, se Alitalia non ci darà il giusto livello di garanzie sia sul fronte della efficienza della compagnia che su quello della tutela dei passeggeri allora sarà inevitabile la sua uscita dal sistema Iata. E uscire dal sistema Iata significa non poter sopravvivere, e dunque chiudere".
All’inizio di aprile Bisignani ha inviato una lettera sia all’ex amministratore delegato di Alitalia, Maurizio Prato, sia ai ministri del Tesoro, dei Trasporti e dello Sviluppo economico in cui si indicavano tutte le garanzie che la compagnia aerea deve soddisfare per poter restare all’interno del sistema dell’Iata, a partire dal cosiddetto ‘deposito di sicurezza’ che serve a coprire i rischi nel caso in cui Alitalia non sia più in grado di adempiere agli obblighi derivanti dall’appartenenza al sistema Iata: dunque gli obblighi verso le compagnie aeree e le compagnie e agenzie di viaggio che aderiscono al sistema internazionale.
