"Entro il 31 marzo si potrebbe arrivare a una alleanza con Aeroflot analoga a quella con Air France e con Delta, ma senza scambi azionari": così l’ad di Alitalia, Rocco Sabelli, ha spiegato i termini dell’accordo sottoscritto durante la visita del presidente della Federazione Russa, Dmitry Medvedev. "Quello sottoscritto – ha spiegato – è un protocollo serio, adesso abbiano tre mesi per passare ad un accordo più spinto, di business vero e proprio. Il che significa passare dal puro code-sharing, cioè vendere i biglietti incrociati l’uno con l’altro, a condividere i profitti sulle rotte gestite insieme. Questo è il modello di joint venture, con connessi anche reciproci scambi di frequent flyers". Attualmente le rotte con la Russia muovono un milione di passeggeri, prevalentemente da e per Mosca e San Pietroburgo. "Il pregio di questo accordo su cui lavoreremo è che entrambe le destinazioni, sia Mosca da una parte che Fiumicino e anche Milano dall’altra, possono rappresentare i punti dai quali muovere noi verso l’Asia e loro verso il resto dell’Italia, soprattutto il Sud per motivi di turismo, ma anche verso tutto il Mediterraneo. Quanto ai prossimi scenari del traffico aereo, Sabelli ha rimarcato che "c’é una novità per tutti: il petrolio costerà l’anno prossimo tra i 75 e gli 80 dollari a barile, mentre quest’anno abbiamo viaggiato a 55/56: quindi si fanno presto i conti con un mercato che sarà più o meno come quello di quest’anno. Speriamo che si sia interrotta la caduta, ma lo scenario migliore è un mercato che flette, più o meno come quello che ormai è andato. Basti pensare al mese di novembre molto difficile per tutte le compagnie, non tanto per noi, visto che, anzi, abbiamo aumentato le quote di mercato, ma la domanda é rimasta molto debole".
Per il Ponte dell’Immacolata, e quindi fino al 9 dicembre, Alitalia prevede di trasportare almeno 120 mila passeggeri solo su Fiumicino.
