Alitalia dimezza perdite operative e pax a +7,4%

Per il 2011 punta al pareggio operativo ma c’è incognita caro-greggio

Alitalia va oltre l'obiettivo del dimezzamento delle perdite operative nel 2010, riduce a 168 milioni di euro le perdite nette, e archivia l'anno con crescita di passeggeri (23,4 milioni passeggeri a +7,4%). Per il 2011, punta al pareggio operativo, ma grava l'incognita 'caro-petrolio' per i disordini in Libia.
Il cda di Alitalia ha approvato il bilancio 2010 con ricavi per 3.225 milioni di euro (+14,1%), un risultato operativo di -107 milioni, in miglioramento di 167 milioni rispetto al 2009, una perdita netta a -168 milioni (-327 nel 2009). Al 31 dicembre l'indebitamento finanziario netto era pari a 839 milioni (847 milioni al 31 dicembre del 2009), principalmente per effetto di un indebitamento sulla flotta di aerei di proprietà pari a 774 milioni e disponibilità liquide totali pari a circa 415 milioni (347 milioni nel 2009).
A spingere la crescita di Alitalia è stato soprattutto l'aumento dei passeggeri trasportati sulle rotte intercontinentali (+13,7%) e internazionali (11,5%) e il rispettivo incremento dei ricavi del 32,9% e del 15,3%. Risultati a cui hanno contribuito le nuove rotte verso Miami e Los Angeles, Amman, Vienna, Malaga e, da Torino, verso Berlino, Istanbul, Amsterdam e Mosca. Aumentato nel 2010 il coefficiente medio di riempimento degli aerei a 70,5% (+5,5 punti). Cresce anche l'indice di puntualità dei voli che nel 2010 è stata dell'80%, in crescita di 6,6 punti sul 2009; dimezzata l'incidenza dei bagagli che hanno subito disguidi (10 ogni 1.000 passeggeri).

 

 

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