Alitalia, dopo le nomine si lavora al piano sul modello Tap, sindacati soddisfatti

Dopo la nomina dei nuovi vertici di Alitalia, il prossimo passo da fare per il management sarà mettere a punto un piano industriale in grado di rilanciare la compagnia ma anche fare chiarezza sul numero dei dipendenti che faranno parte della Newco e dimostrare alla Commissione Ue che c’è discontinuità tra la vecchia Alitalia e la nuova. “Non possiamo commentare nello specifico ma siamo in contatto con le autorità italiane su questo” dossier, afferma la portavoce della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, rispondendo a chi le chiede se il passaggio del numero due di Alitalia Fabio Lazzerini, da capo dell’unità di business della compagnia ad amministratore delegato, sia in linea con la discontinuità chiesta dalla Ue. “In generale, la Commissione analizza la discontinuità economica usando un set di criteri tra cui il prezzo di trasferimento, la tempistica del trasferimento e la logica economica della transazione”, spiega la portavoce, ma sottolineando che per ora su Alitalia “non possiamo prendere posizione”.

Circa il piano industriale, nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha specificato che ci sono delle linee guida per la nuova Alitalia che dovrà essere fondata sul lungo raggio, la razionalizzazione della flotta, il mantenimento dell’occupazione, lo sviluppo del settore cargo. Un punto di riferimento, secondo quanto trapela, sarebbe il modello Tap: sia da un punto di vista di struttura societaria che di rinnovamento della flotta. La compagnia aerea portoghese ha puntato su aerei di nuova generazione, che le hanno permesso di abbassare il consumo di carburante, e ha poi prediletto il lungo raggio rispetto al medio per generare ricavi.

Le nomine di Lazzerini e di Francesco Caio sono state ben accolte dai sindacati per le loro “competenze”, che però ora chiedono un incontro urgente con l’azienda per pianificare il futuro della Newco.

“La scelta di Fabio Lazzerini come amministratore delegato e di Francesco Caio come presidente del nuovo cda di Alitalia è di grande livello e segna un grande passo per la salvezza e il rilancio della compagnia di bandiera italiana”, sottolinea Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del Mibact. “Per la ripartenza del turismo italiano è importante – continua l’esponente del governo – la presenza di un vettore aereo che riesca a garantire un servizio all’altezza della nostra offerta. Così come fondamentali, oltre al nuovo cda, sono i lavoratori di Alitalia, chiamati ad uno sforzo unico, in un contesto – quello post Covid – avverso e difficile. Da oggi per la nuova governance di Lazzerini e Caio inizia una fase cruciale e determinante, innanzitutto per salvare la stagione turistica dell’Italia, della cui centralità ed importanza tutto il Paese ha finalmente compreso la rilevanza”, conclude Bonaccorsi.

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