giovedì, 28 Marzo 2024

Alitalia, fissato l’incontro Leogrande-sindacati: 17 dicembre al Mise

Zero esuberi e no allo spezzatino. Per Alitalia i sindacati esprimono una richiesta che è anche un timore. E prende sempre più forma nell’attesa di conoscere le prime mosse del nuovo commissario Giuseppe Leogrande, per il quale si aspetta il decreto di nomina del Ministero dello sviluppo economico nelle prossime ore. Il cambio di passo scelto dal Governo per la compagnia sarà intanto al centro del tavolo convocato per martedì 17 tra i sindacati e il ministro dei Trasporti Stefano Patuanelli, che ci tiene anche a rassicurare sul decreto con il prestito ponte di 400 milioni, dopo che ne è stato stoppato il travaso in Manovra: “Non mi preoccupa, lo convertiremo”.

In attesa della formalizzazione della nomina di Leogrande, atto al quale è legata anche la messa a punto della squadra (in cui l’ad di Blue Panorama Giancarlo Zeni potrebbe ricoprire il ruolo di direttore generale), a Fiumicino si respira un clima di stallo e l’arrivo di Leogrande è previsto non prima della prossima settimana: cioè dopo lo sciopero di 24 ore di tutto il settore di domai, venerdì 13 novembre (per il quale Alitalia ha cancellato 315 voli), in modo da slegare la protesta dalla nuova gestione.

Quello che sembra certo è che Leogrande non potrà non ricorrere almeno ai prepensionamenti: per capire quanti saranno bisogna però vedere quali misure metterà in campo il Governo e se verrà rifinanziato il Fondo di solidarietà del settore, in scadenza a fine anno. Fondo che serve anche per l’attuale cassa, che coinvolge 1.075 lavoratori e scade il 31 dicembre, ma che i commissari uscenti hanno già chiesto di prorogare fino al 23 marzo 2020 per complessivi 1.180 dipendenti. Sulla nuova procedura, il confronto tra azienda e sindacati inizierà già martedì 17 al Ministero del lavoro. Leogrande dovrà mettersi subito al lavoro anche per la stesura del nuovo bando per la vendita, che potrebbe essere pronto non prima di gennaio. L’orizzonte è il 31 maggio 2020, ma secondo gli addetti ai lavori sembra difficile che si finalizzi prima di settembre. Alla finestra resta Lufthansa, che da sempre chiede un’Alitalia ristrutturata per poter considerare un investimento. Richiesta cui questa nuova fase sembra andare incontro.

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