A causa di un guasto tecnico il volo Alitalia Ancona-Roma del mattino, operato da Carpatair, è dovuto rientrare nell'aeroporto di Falconara poco dopo il decollo. A bordo, segnalano i passeggeri, molti dei quali infuriati per la mancanza di informazioni e di assistenza, una persona si sarebbe sentita male poco prima dell'atterraggio. E, a quanto pare, sarebbe stata la temperatura troppo alta in cabina a provocare il guasto. Ma non è il primo disservizio da quando, il 29 dicembre scorso, Alitalia ha affidato alla compagnia rumena il collegamento fra le Marche e la capitale. In totale infatti si sono verificati due rientri in pista dopo il decollo a causa di un guasto, otto ritardi sull'orario di arrivo per controlli tecnici dell'aeromobile, cinque fra cambi di aereo o nuove verifiche a bordo.
Una situazione che ieri aveva spinto Marco Morriale, il direttore generale di Aerdorica, la società di gestione dell'Aeroporto delle Marche, a inviare una lettera di protesta all'ad di Alitalia Andrea Ragnetti e per conoscenza al presidente della Regione Gian Mario Spacca. "Purtroppo, al perdurare di tale situazione, ci troveremo costretti a sviluppare rapporti con altri vettori interessati sulla rotta Ancona-Roma, in modo da garantire un più adeguato servizio" aveva scritto Morriale lamentando la qualità e la sicurezza dei collegamenti affidati a Carpatair. Oggi, dopo il guasto sul volo AZ 126 delle 7, Morriale ha deciso di rendere pubblica la lettera. "Le performance sono state fortemente negative – sottolinea il direttore di Aerdorica – e hanno generato preoccupazione negli utenti che usualmente utilizzano il servizio: circa 58 mila nel 2012".