Le buste ci sono e sono tante. Ora si tratta di esaminarle per capire se e quante delle offerte arrivate hanno la “consistenza” giusta per accedere alle prossime tappe del processo di vendita. Intanto i tre commissari straordinari di Alitalia, seppur con cautela, si mostrano fiduciosi sulla possibilità di vendere la compagnia per intero. “Speriamo” di evitare lo spezzatino, si augura il ministro dei trasporti Graziano Delrio.
L’obiettivo di venderla per intero è “assolutamente” perseguibile, assicura il commissario Luigi Gubitosi che però vuole prima capire meglio cosa c’è nelle 32 buste arrivate con le manifestazioni di interesse. “E’ presto per fare una valutazione”, si tratta ora di “verificare la serietà e i requisiti” di chi le ha fatte e “la consistenza” delle singole offerte, ha spiegato Gubitosi al termine di un incontro con il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda con cui ha fatto il punto della situazione insieme al collega Stefano Paleari. “Oggi la priorità è l’esame delle offerte, che sono un numero importante, e cercheremo di esaminarle molto velocemente”, ha aggiunto Gubitosi. Quelle che verranno ritenute idonee potranno accedere alla ‘data room’, la cui data di apertura resta confermata intorno a metà giugno: “Se non sarà il 15 sarà il 20 – puntualizza Gubitosi -, ma non dovrebbe slittare molto più in là”.
Intanto, azienda e sindacati si sono confrontati al Ministero del lavoro sulla procedura di cigs avviata due settimane fa: dall’incontro è emerso che l’azienda chiede di mettere in cigs a zero ore 317 dipendenti (tra il personale di terra, su un totale di 828 lavoratori in cigs; mentre per il personale di volo la cigs sarà a rotazione), ma i sindacati hanno espresso la loro contrarietà. Si va quindi verso un non accordo, che tuttavia non è vincolante: nuovi incontri si svolgeranno in azienda la prossima settimana e si prevede di chiudere tra il 16 e il 19 giugno.